(New York Times) Negli ultimi anni, Hollywood ha iniziato a riscoprire e rappresentare con maggior profondità la vita sessuale delle donne oltre i cinquant’anni, infrangendone i tabù.
Un esempio emblematico di come Hollywood ha iniziato a riscoprire la vita sessuale delle donne oltre i cinquant’anni è il recente film “Babygirl” (uscita il 30 gennaio), con una Nicole Kidman luminosa nei panni di Romy, una donna di successo che esplora il piacere e la propria identità. La trama, che intreccia elementi di thriller erotico e favola moderna, vede Romy, CEO di un’azienda di robotica, vivere una vita apparentemente perfetta. Tuttavia, la relazione extraconiugale con un giovane stagista la conduce a una profonda trasformazione personale. La regista Halina Reijn osa un finale liberatorio, rappresentando la sessualità femminile in mezza età con una serietà inedita.

Attenzione alle donne mature
Questa attenzione verso le donne mature non è un caso isolato. Pellicole come “The Idea of You” con Anne Hathaway e “Last Summer” con Léa Drucker, così come serie TV del calibro di “Big Little Lies” e “The Morning Show”, stanno ampliando i confini della rappresentazione.
Tradizionalmente, la narrativa romantica e sessuale ha relegato le donne al ruolo di protagoniste solo durante gli anni fertili, con storie legate alla maternità. Tuttavia, come spiega la regista Reijn, “viviamo in una società patriarcale che considera le donne irrilevanti dopo la menopausa”. Ora, però, questa percezione sta cambiando. La sessualità femminile non è più vincolata alla fertilità, come dimostra anche l’ascesa di prodotti e comunità legate alla menopausa, sponsorizzate da attrici come Naomi Watts e Gwyneth Paltrow.


Non è più questione di età
Questo cambiamento riflette una più ampia evoluzione politica e culturale. Se il movimento #MeToo ha ridimensionato la rappresentazione di relazioni tra uomini più anziani e giovani donne, l’inversione del divario di età — con uomini più giovani e donne mature — offre una narrazione fresca e provocatoria, spesso accompagnata da dinamiche di potere intriganti.
Nonostante ciò, permane una certa limitazione nella rappresentazione. Le protagoniste sono spesso bianche, magre e “perfette”, con corpi che sfidano l’età grazie alla chirurgia estetica e ai cosmetici. Raramente si affrontano aspetti realistici della menopausa, come le vampate di calore o altri cambiamenti fisici.
