50 anni di Saturday Night Live

(Abc) In un’America in cui le mode nascono e muoiono in un battito di ciglia, Saturday Night Live (SNL) rappresenta un’eccezione rara e duratura.

Il programma, che mescola commedia, satira politica e musica, festeggia quest’anno il suo 50° anniversario, affermandosi come uno dei pochi rituali culturali condivisi dagli Stati Uniti. Generazioni di spettatori hanno atteso le 23:30 di ogni sabato sera per scoprire cosa avrebbero detto le menti brillanti di SNL sul mondo che li circonda. Lo Studio 8H del Rockefeller Center, sede della NBC a Manhattan, è diventato un vero e proprio “tempio sacro” della comicità, come lo ha definito Tom Hanks, uno dei tanti ospiti celebri dello show.

Una parata di star

Durante lo speciale per il 50° anniversario, Hanks è stato affiancato da una parata di star: Steve Martin, Robert De Niro, Paul McCartney, Cher, Billy Crystal, Alec Baldwin e Kim Kardashian, solo per citarne alcuni. La performance musicale di apertura ha simboleggiato il ponte generazionale costruito da SNL: Paul Simon, apparso nella prima stagione nel 1975, ha condiviso il palco con Sabrina Carpenter, una delle giovani star del momento.

La chiave del successo di SNL è la sua capacità di rimanere rilevante. Negli anni ’70, il pubblico si riuniva intorno a schermi analogici; oggi, i clip dello show dominano i social media. Ma l’obiettivo è sempre lo stesso: far ridere, scandalizzare e riflettere. A guidare questa impresa è Lorne Michaels, il produttore canadese che 50 anni fa convinse la NBC a scommettere su uno show live, irriverente e rivolto ai giovani.

Caos, freschezza e talento

Fin dal primo sketch, SNL ha portato in onda un mix di caos e freschezza. Il format è rimasto invariato: un monologo di apertura, sketch comici con la partecipazione di un ospite famoso, performance musicali dal vivo e, negli ultimi anni, video preregistrati. Ma è il talento dietro le quinte a fare la differenza. Michaels ha trasformato sconosciuti in icone: dal cast originale con Dan Aykroyd, John Belushi, a star come Eddie Murphy e Bill Murray.

E poi ci sono le imitazioni, pilastro dello show. Da Chevy Chase nei panni di Gerald Ford a Alec Baldwin come Donald Trump, SNL ha ridicolizzato i potenti, spesso scatenando reazioni furiose. L’imitazione di Sarah Palin da parte di Tina Fey, ad esempio, ha lasciato un segno indelebile nella politica americana, trasformando la candidata vicepresidente in uno scherzo nazionale.

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