48 ore in una Parigi insolita

By Paolo Bonanni 28 Giugno 2025 #parigi

(Conde Nast Traveller) Scopri un lato inaspettato di Parigi con questa guida di due giorni tra musei nascosti, cucina creativa, locali alternativi e angoli affascinanti lontani dalla folla.

I quartieri pittoreschi e percorribili a piedi della capitale francese sono stati modellati da secoli di storia culturale e politica, e anche una breve visita comporta scelte difficili. Monumenti come Notre-Dame e la Torre Eiffel non hanno bisogno di presentazioni. Ma c’è un lato diverso della capitale francese: luoghi meno conosciuti nel popolare quartiere collinare di Montmartre, musei più piccoli senza folle e un assaggio della variegata scena performativa parigina.
E spostarsi è più semplice: mentre la città si prepara alle Olimpiadi estive del 2024, le prime che ospita da un secolo, la venerabile metropolitana (le métro) è in fase di ristrutturazione, con estensioni su diverse linee.

Venerdì

14:30 – Gustare un caffè sotto un tetto di vetro


Immergiti nella vita parigina a La Verrière, un caffè luminoso e solitamente tranquillo con poltrone imbottite e un meraviglioso tetto in vetro, situato all’interno dell’hotel InterContinental Paris le Grand, risalente al XIX secolo, nel 9° arrondissement.
 Sul retro di ogni poltrona c’è una scena pastorale diversa in verde menta, lo stesso colore della struttura del tetto in vetro e del verde circostante. I prezzi sono elevati, ma l’opzione tè o caffè “gourmand” include tre piccoli pasticcini.
 Scendendo lungo la strada dall’hotel, fermati ad ammirare le numerose sculture che decorano il Palais Garnier, l’opera più opulenta di Parigi, inaugurata nel 1875. In cima, nota la scultura di Apollo (di Aimé Millet) che regge la sua lira per tutti coloro che passano nei boulevard sottostanti.

15:30 – Salire le scale verso l’atelier di un pittore

Parigi ospita più di 100 musei, e quelli più piccoli possono essere più gratificanti rispetto alla folla del Louvre. Il Museo Gustave Moreau, a sud di Montmartre, era la casa del pittore del XIX secolo Gustave Moreau, precursore del Simbolismo, con una visione mitologica e immaginifica.
Il primo piano era il suo appartamento, coperto da cima a fondo con la sua collezione d’arte e oggetti raffinati. Il pezzo forte è il grande e magnifico atelier al secondo e terzo piano, collegati da una scala a chiocciola in ferro battuto, dove si possono ammirare rappresentazioni enigmatiche della principessa ebrea Salomè e splendidi quadri incompiuti come I Tre Magi.
Un’altra piccola gemma nelle vicinanze è il Musée de la Vie Romantique (gratuito salvo mostre), che offre un assaggio dei salotti artistici della Parigi romantica.

17:00 – Passeggiare tra le tombe

Sotto un viadotto, il Cimitero di Montmartre è un’oasi di pace. Costruito agli inizi del XIX secolo, ospita pittori, scrittori e artisti francesi, ma conserva anche un aspetto leggermente anarchico, con tombe meno note ma altrettanto curiose (cerca quella a forma di grande punto interrogativo).
L’ingresso è gratuito: prendi una delle mappe plastificate vicino all’ingresso per trovare tombe come quella del ballerino e coreografo Vaslav Nijinsky, adornata con una statua che lo ritrae nel ruolo di Petrushka.
Altri monumenti degni di nota includono la statua a grandezza naturale della cantante Dalida, un busto dello scrittore Émile Zola e la tomba rialzata della cortigiana Alphonsine Duplessis, ispiratrice del romanzo La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio (ancora oggi i visitatori lasciano camelie in suo onore).

18:30 – Bere cocktail sopra il Moulin Rouge

Mentre i turisti affollano Montmartre per la sua storia artistica e i suoi scorci pittoreschi, pochi conoscono il bar nascosto dietro il celebre mulino rosso del Moulin Rouge.
 Le Bar à Bulles, aperto nel 2015 con ingresso separato da una stradina pedonale a sinistra del cabaret, è un’alternativa originale e rilassata.
Sorsegga un gin tonic Anaë, prodotto nel sud-ovest della Francia, accompagnato da un tagliere di formaggi sulla terrazza verdeggiante o nello spazio interno colorato, pieno di mobili spaiati e paralumi appesi. Alcune sere si tengono concerti ed eventi che animano ulteriormente l’ambiente.

20:00 – Assaggiare la bistronomia

La bistronomia fonde la cucina da bistrot con la gastronomia raffinata, senza la rigidità dell’alta ristorazione. Molti ristoranti nei pressi di Montmartre stanno portando avanti questa cucina con ingredienti stagionali e prezzi accessibili.
A nord del Cimitero di Montmartre, il luminoso e nuovo Le 975 propone rivisitazioni intelligenti della cucina francese grazie allo chef giapponese Taiki Tamao e un servizio insolitamente caloroso per Parigi. Un’altra opzione è Polissons, in una via più trafficata, con sei portate a sorpresa. Se possibile, ordina à la carte: le ostriche con limone all’umami sono da non perdere.

22:00 – Scatenarsi nel drag musicale

Niente playback al Madame Arthur, storico cabaret drag di Montmartre, fondato nel 1946 e riaperto nel 2015: la troupe residente canta e suona dal vivo ogni sera, contribuendo alla rinascita del drag in Francia.
Salta lo spettacolo principale delle 20:00 e punta al più intimo recital delle 23:00, dove si canta di tutto, dall’opera al pop americano tradotto in francese. Ci sono pochi tavoli, ma resta vicino al pianoforte per vedere da vicino star come la pungente Charly Voodoo.
Questa estate, Madame Arthur propone anche uno spettacolo in inglese alle 22:00. Dopo, puoi ballare tutta la notte nelle sale del club, con brevi esibizioni drag alle 1:00, 2:00 e 2:50.

Sabato

10:00 – Correre attraverso secoli di storia dell’arte

Nella parte più tranquilla degli Champs-Élysées, il Petit Palais è una gemma sottovalutata. Questo elegante edificio con cupola fu costruito per l’Esposizione Universale del 1900, su progetto di Charles Girault. Oggi ospita il Museo di Belle Arti della città di Parigi (gli altri sono statali).
È un breve e vario viaggio nella storia dell’arte francese, con qualche incursione europea: icone ortodosse, arte medievale, dipinti di Monet, Courbet, Morisot, e accanto una sedia a portantina del XVIII secolo o una galleria di sculture.
Soffitti altissimi e un peristilio a mosaico circondano palme nel cortile interno.

12:00 – Pranzo nel quartiere giapponese-coreano

Dal Petit Palais, attraversa i giardini delle Tuileries per arrivare al distretto gastronomico giapponese-coreano intorno a Rue Sainte-Anne. 
Bistrot Mee propone piatti coreani con presentazione curata. Ordina un mix di antipasti, ottimi anche in versione vegetariana (come il pancake di porro o le frittelle di verdura).
 Dopo, fermati da Aki Boulangerie, rinomata per dolci francesi-giapponesi: Paris-Brest ai fagioli azuki, éclair al yuzu o al matcha. Portane qualcuno con te e gustali nel giardino del Palais-Royal.

14:00 – Shopping vintage francese

I grandi marchi francesi si trovano ovunque, quindi meglio puntare sul vintage.
 Nel quartiere storico del Marais, inizia da Mam’zelle Swing, negozio colorato con moda femminile dagli anni ’20 ai ’60.
 Prosegui a nord verso Rue des Rosiers (quartiere ebraico storico) e il Museo Picasso, fino all’area hipster Oberkampf: qui trovi Clara Vintage, specializzata in moda di lusso femminile (con qualche accessorio maschile), e Lapin Boutique Vintage, fondata nel 2021 da un’ex insegnante d’inglese con grande gusto.
Fermati da Une Glace à Paris per un gelato alla fragola-ibisco o alla zucca, oppure da Pierre Hermé, considerato migliore di Ladurée per i macaron.

16:30 – Da un giardino reale alla moschea

Attraversa il Ponte Sully fino alla rive gauche, passando dal piccolo giardino triangolare all’estremità dell’Île Saint-Louis.
Da Oberkampf, 30 minuti a piedi ti portano al Jardin des Plantes, parco botanico reale del XVII secolo.
 Passeggia tra le serre giganti con il Museo di Storia Naturale sullo sfondo. Uscendo dal cancello ovest, troverai la Grande Moschea di Parigi, costruita dopo la Prima Guerra Mondiale per onorare i musulmani delle colonie francesi caduti in guerra.
 Ammira la porta in cedro scolpito con versetti del Corano e sorseggia tè alla menta nel cortile, oppure concediti un hammam (solo donne).

20:00 – Teatro contemporaneo (e musica in un’ex prigione)

L’Odéon – Théâtre de l’Europe, tra i più prestigiosi di Parigi, propone spettacoli con sovratitoli in inglese il sabato (da settembre a giugno). 
A prezzi accessibili, potresti assistere a un’opera sperimentale francese o a produzioni con stelle come Isabelle Huppert.
 Entra nell’auditorium rosso e oro in stile italiano e immagina il clima del Maggio ’68, quando studenti e artisti occuparono il teatro.
 Dopo lo spettacolo, cena al Bouillon Racine, brasserie in stile Art Nouveau. Poi musica dal vivo al Caveau des Oubliettes, nel quartiere Saint-Germain-des-Prés: jazz in una ex prigione medievale con soffitti a volta in pietra.

Domenica

10:00 – Esplorare un vasto parco urbano

A nord di Parigi, il Parc de la Villette (55 ettari) non è molto turistico, ma è diventato sempre più popolare grazie alla gentrificazione e ai nuovi eventi culturali. 
Il parco è punteggiato da strutture rosse geometriche firmate dall’architetto decostruttivista Bernard Tschumi negli anni ’80.
 Visita l’architettura futuristica della Filarmonica di Parigi (inaugurata nel 2015) e la pista da ballo sotto gli archi della Grande Halle, frequentata da ballerini hip-hop.
 I parchi tematici includono il Giardino delle paure infantili, una foresta misteriosa, e il Giardino del Drago, con uno scivolo nella lingua del drago.
 In estate, fai un tuffo al Bassin de la Villette; se piove, la Cité des Sciences propone mostre interattive per famiglie.

12:00 – Pranzo sostenibile

All’incrocio tra i canali Ourcq e Saint-Denis, si trova Ventrus, ristorante portatile che resterà a La Villette almeno fino alle Olimpiadi 2024.
 Chef ospiti si alternano ogni mese o due con menu stagionali e il ristorante ricicla acqua e rifiuti.
La terrazza è perfetta per osservare la gente. Per qualcosa di più rilassato, prosegui lungo il canale Ourcq fino al Jardin 21 (aperto da maggio a settembre), uno spazio culturale con orto urbano visitabile.
 Ordina una birra artigianale e socializza con i locali la domenica.

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