48 ore a Firenze

By Paolo Bonanni 23 Dicembre 2024 #firenze

(Sunday Times) Lo spazio di un weekend non è sufficiente per apprezzare la bellezza della città ma organizzandosi si può vedere tanto e… godersela.

Dopo decenni passati a guardare al passato, è in atto una nuova Rinascita fiorentina: una che non solo valorizza il patrimonio della città, ma lo mantiene vivo. I ristoranti stanno aggiornando ricette secolari; i musei stanno ripensando le collezioni per mostrarle al meglio; e audaci locali hanno persino salvato l’arte della navigazione in barca sull’Arno dall’estinzione. La culla del Rinascimento non è più congelata nel tempo: oggi c’è un dinamismo che non si vedeva dai tempi dei granduchi di Toscana. Naturalmente, l’altro nuovo arrivo a Firenze è il turismo di massa, compresi i visitatori del fine settimana. Ma come trascorrere 48 ore in una città dove 48 vite non sarebbero sufficienti? La risposta sta nel mescolare le esperienze. Dai grandi classici alle realtà meno conosciute, c’è sempre qualcosa di nuovo, indipendentemente dalla stagione. Questo è lo spirito fiorentino da 500 anni.

GIORNO 1

MATTINA

Gli Uffizi si sono trasformati nell’ultimo decennio. Le opere più celebri sono ora in teche antiriflesso: per la prima volta si possono distinguere i dettagli nella Primavera di Botticelli. C’è anche una nuova ala di autoritratti e mostre temporanee che espongono opere contemporanee nei venerati saloni del XVI secolo (€22; uffizi.it).

Pranzo da Ino

Per un pranzo veloce, visita Ino, premiato per i suoi panini, considerati tra i migliori d’Italia. Ingredienti ricercati di piccoli produttori toscani sono combinati in pane tipo schiacciata con formaggi, marmellate e verdure (€9 a panino; inofirenze.com).

POMERIGGIO

Un tempo magazzino di grano e chiesa, oggi l’Orsanmichele, riaperto quest’anno, è uno dei musei più affascinanti e meno visitati di Firenze. Tra affreschi e sculture al piano terra, botole, scivoli e passaggi nascosti raccontano la funzione originaria dell’edificio come mercato del grano della Repubblica Fiorentina. Al piano superiore, dove era conservato il grano, ci sono 13 delle 14 statue che un tempo adornavano l’esterno, realizzate da artisti come Donatello, Verrocchio e Ghiberti (€7; cultura.gov.it).

Aperitivo al Picteau

Alle pareti ci sono disegni di Picasso e Cocteau; dalle finestre a tutta altezza si vede l’Arno. È un bar di hotel – quello del Lungarno – ma è uno dei pochi posti dove bere direttamente sul fiume (cocktail da €17; lungarnocollection.com).

SERA

Scendendo la collina dell’Oltrarno, Villa Bardini offre giardini rigogliosi e viste mozzafiato sullo skyline cittadino. È ripido, quindi prendi un taxi per l’ingresso superiore o inizia dal basso per arrivare con appetito alla cena (€8.50; villabardini.it).

Cena a La Leggenda dei Frati

All’interno di Villa Bardini, lo chef Filippo Saporito utilizza prodotti locali per reinterpretare in chiave moderna classici toscani e siciliani, da pasta ripiena di pollo alla cacciatora a dolci ispirati al maestoso Duomo di Firenze (due portate da €81; laleggendadeifrati.it).

GIORNO 2

MATTINA

Per secoli, i renaioli hanno navigato sull’Arno con barchetti da rena per raccogliere sabbia dal fondo del fiume. La tradizione è quasi scomparsa, ma nel 1994 tre intrepidi fiorentini hanno restaurato tre barche centenarie. Ora offrono gite di 45 minuti sull’Arno, passando accanto agli Uffizi, sotto il Ponte Vecchio e oltre l’Oltrarno. Un’esperienza paradisiaca (€21 a persona per almeno quattro persone, da maggio a settembre; renaioli.it).

Pranzo da Tecum

Nel 2021, i fratelli Claudia e Francesco hanno aperto questo delizioso bistrot nel quartiere di San Jacopino. Propongono piatti con frattaglie e tagli di carne meno noti (tradizione toscana), un’ampia selezione di verdure locali e vini di piccoli produttori (€8.50 a portata; tecumfirenze.it).

POMERIGGIO

La basilica di Santa Croce è piena di opere d’arte, ma per un’esperienza religiosa più intima il Museo di San Marco è insuperabile. Questo antico monastero era il luogo d’azione del frate Savonarola e dell’artista Beato Angelico, che ha affrescato ogni cella del piano superiore con scene meditative (€7; cultura.gov.it).

Aperitivo al Giacosa 1815

Tappa obbligata nel XIX secolo, qui sarebbe stato inventato il Negroni nel 1919. Riaperto lo scorso anno con uno stile art déco e un bar imbottito di velluto, il menu rende omaggio alla sua creazione più celebre: prova il Negroni spritz (cocktail da €13; instagram.com/giacosa1815).

SERA

Dimentica il David: per Michelangelo devi visitare le Cappelle Medicee, dove il maestro ha avuto carta bianca per progettare le tombe dei Medici. La Stanza Segreta, una stanza sottostante coperta di schizzi attribuiti all’artista mentre si nascondeva durante i tumulti politici del 1530, è stata aperta al pubblico quest’anno. Prenota con mesi di anticipo (biglietto generale €8, Stanza Segreta €27; bargellomusei.it).

Cena alla Trattoria 4 Leoni

Oltre il Ponte Vecchio, questa trattoria trendy propone rivisitazioni contemporanee di piatti tradizionali toscani. Dai crostini alla pappa al pomodoro, tutto è stagionale, locale e super gustoso (portate da €11; 4leoni.it).

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com